sabato 11 ottobre 2008
Caffè nel deserto
Due esempi di poesia popolare araba in cui si parla del caffè.
Compagno, tosta il caffè:
esso emana un odore che si diffonde
in tutta la zona.
Mettilo nel mortaio e pestalo forte,
che giunga l'odore persino ai passanti!
Mettilo in una caffettiera
fabbricata a Damasco,
versalo in una tazza
mischiato al cardamomo
Muhammad Ibn Abdullah al-Quadi
Preparaci i tappeti
e porta le caffettiere:
quattro tostacaffè stanno sul fuoco.
Essi, assieme alle tazzine,
abbelliscono il fuoco vivo.
Il caffè ha un colore simile
al sangue delle gazzelle;
se manca qualche aroma, aggiungilo.
Non esitare a comprare il caffè,
anche se è costoso e fuori del nostro paese
Sa'ad Ibn Qatnan
Questi brani sono estratti dal libro Poesia del deserto - produzione poetica in Arabia Saudita di Farhi Makboul, edizioni Libro Italiano , 1993
sabato 4 ottobre 2008
La poesia ne Le mille e una notte
Le mille e una notte è nota come la più celebre raccolta novellistica d' Oriente, ma un aspetto a mio avviso altrettanto interessante è la presenza al suo interno di una ricca raccolta di poesie.
Queste poesie sono canti che i protagonisti delle storie intonano accompagniati dal suono melodioso dell' ud e del flauto nay, raccontando i sentimenti e le emozioni che pervadono i diversi aspetti della vita quotidiana. Moltissimi sono a carattere amoroso come questo tratto da N'imat e Nu'm:
Ogni cuore amato è al centro dell'universo.
Brilla nel mio cuore
fonte d'amore e d'ispirazione,
raggio di luna
in questo cosmo fatato
trapuntato di stelle.
O quest'altro di cui son presenti due versioni, una tratta da Ali Shar e l'ancella Zumurrud e l'altra da Il califfo e la donna trucidata che riporto qui di seguito
Visita solo chi ami.
Ignora le parole superflue di un perfido invidioso.
L'invidioso non può aiutare
il cuore innamorato ad abbracciare l'amore.
Allah non ha creato uno spettacolo più bello
di due innamorati abbracciati strettamente
su uno stesso giaciglio,
abbracciati e benedetti da Allah.
Iloro cuscini sono un braccio e una mano.
Se i cuori sono armonizzati dall'amore
la gente picchia su un ferro gelido.
O ancora, da Il facchino di Baghdad e le belle dame
Se avessimo saputo del vostro arrivo,
avremmo steso un tappeto ricamato
dai palpiti del nostro cuore e dalle nostre pupille nere.
Da Aladino e la lampada magica
I suoi occhi sono vivaci, grandi e splendenti;
i suoi sguardi dolci si versano nella coppa azzurra del cielo;
dalle sue guance sbocciano fragranti rose
che emanano nell'aria
soavi profumi mischiati con i zeffiri dell'aurora.
Naso perfetto, minuto e proporzionato,
labbra vermiglie e leggiadre,
la notte spunta dal nereggiare della sua chioma,
la sua fronte luminosa squarcia il buio della notte
e da essa sorge l' alba.
Altri affrontano il tema del viaggio che è un motivo centrale di tutta la raccolta, sia dal punto di vista dell' avventura fantastica, sia come necessità di fuga da un destino opprimente, entrambi aspetti presenti ne I sette viaggi di Sindbàd il marinaio .
Parti da un luogo attanagliato dagli affanni;
lascia la casa che annuncia la morte al suo costruttore
e troverai una terra migliore
ma non un' anima più cara della tua.
Non avere paura delle disgrazie,
ogni disgrazia ha una fine.
Chi deve morire in una terra
non potrà morire in un'altra.
Non inviare un tuo messo a chiedere aiuto
poichè l'anima non ha altro consigliere che se stessa.
Un esempio simile si tova nel racconto I due visir e Anis al-Gialis in cui uno dei personaggi di nome Alì è perseguitato dal sultano che lo vuole uccidere ma il ciambellano di corte al quale era stato affidato il triste compito si rifiuta dinanzi all' antica amicizia che lo legava al padre del giovane e lo invita alla fuga con questi versi:
Se temi un pericolo
salva la tua anima.
lascia la dimora
senza piangere per l'addio di chi l'ha costruita.
Troverai un'altra terra
ma non troverai un'altra anima oltre la tua.
Ne Il califfo e la donna trucidata troviamo un' esortazione al viaggio come motivo di rinnovamento
Viaggia e troverai un'altra piacevole compagnia
che sostituirà chi a malincuore hai abbandonato.
Viaggia, poichè uno dei piaceri della vita
consiste nel peregrinare.
Quando l'acqua è stagnante
diventa putrida.
E' molto significativa inoltre la presenza di poesie celebrative, rivolte principalmente a notabili, principi e al califfo stesso , che ne esaltano le gesta nobili e coraggiose o la generosità e le qualità morali.
Da N'imat e Nu'm
Sei il più nobile degli uomini di questo tempo,
glorioso che non ha pari.
Sei unico nella grandezza;
la generosità è il tuo trono.
O signore, sei noto tra tutti i re.
Sei il re di tutti i re della terra
e doni tanto senza vantartene
e senza rinfacciare il dono.
L' esempio di seguito, sempre tratto dalla raccolta, ci aiuta a capire che questo genere di composizione rientra nei canoni della poesia classica araba
"Presi la piuma e, dopo averla immersa nel calamaio, scrissi, secondo lo stile calligrafico arabo antico detto ar-riqà , questi versi di lode al sovrano:
Il tempo ha scritto nel suo libro
le nobili gesta dei generosi,
ma finora non è riuscito a calcolare
le tue nobili azioni.
O Dio, non lasciare che il fato
ci renda orfani facendolo scomparire nel nulla.
Tu sei per noi la grazia,
il padre migliore.
Ogni scriba è la nostra spada.
Il tempo sigillerà
ciò che hanno scritto le tue mani.
O re, non scrivere con la tua calligrafia
cose diverse dalle tue nobili azioni.
Sarai felice di vedere i tuoi atti benevoli
risorgere nel giorno del Giudizio.
Se aprirai il calamaio dell'orgoglio e dei favori,
fà in modo di scrivere con un inchiostro indelebile
della generosità dei doni
e tratteggia solo il bene.
Per quanto scriverai,
sarai onorato e lodato fino alla fine dei secoli."
Infine vorrei ricordare che troviamo tratteggiati i profili di due celebri poeti: Abu Nuwàs
"Dopo questi due noti poeti, spuntò il genio della poesia araba Abu Nuwàs, e recitò:
Durato a lungo è l'amore
e son interrotti gli incontri.
E siamo dichiarati alla luce
ma non è servito a nulla.
Una notte la incontrai nel palazzo,
ubriaca ma ornata di pudore.
Cadde il manto dalle sue spalle
e si sciolse la sottoveste,
il vento soffiò e fece fremere i solidi glutei,
e agitare il petto come un ramoscello
con due melograni.
Le chiesi: "Giura di amarmi e di rispettare i patti!".
Rispose:"T'aspetto domani".
Sono tornato l'indomani
e lei ha rammentato la sua promessa.
Ha detto:"Le parole della notte
sono cancellate dal giorno."
e Ishaq al Mawsili
Avevo un cuore del quale vivevo,
che si è ustionato ed è bruciato nello scoppiettante fuoco;
io non ho ottenuto il suo amore;
allo schiavo spetta
solo ciò che è scritto, la desolazione;
se ciò che ho gustato
non è il sapore dell'amore,
indubbiamente lo gusta
chi è innamorato.
Le mille e una notte, tre volumi in cofanetto a cura di Hafez Haidar, Mondadori
Per informazioni sull' ud http://www.atlasofpluckedinstruments.com/middle_east.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Oud
Per informazioni sul nayhttp://www.neyuretim.com/index_en.asp
http://it.wikipedia.org/wiki/Ney_(musica)
Queste poesie sono canti che i protagonisti delle storie intonano accompagniati dal suono melodioso dell' ud e del flauto nay, raccontando i sentimenti e le emozioni che pervadono i diversi aspetti della vita quotidiana. Moltissimi sono a carattere amoroso come questo tratto da N'imat e Nu'm:
Ogni cuore amato è al centro dell'universo.
Brilla nel mio cuore
fonte d'amore e d'ispirazione,
raggio di luna
in questo cosmo fatato
trapuntato di stelle.
O quest'altro di cui son presenti due versioni, una tratta da Ali Shar e l'ancella Zumurrud e l'altra da Il califfo e la donna trucidata che riporto qui di seguito
Visita solo chi ami.
Ignora le parole superflue di un perfido invidioso.
L'invidioso non può aiutare
il cuore innamorato ad abbracciare l'amore.
Allah non ha creato uno spettacolo più bello
di due innamorati abbracciati strettamente
su uno stesso giaciglio,
abbracciati e benedetti da Allah.
Iloro cuscini sono un braccio e una mano.
Se i cuori sono armonizzati dall'amore
la gente picchia su un ferro gelido.
O ancora, da Il facchino di Baghdad e le belle dame
Se avessimo saputo del vostro arrivo,
avremmo steso un tappeto ricamato
dai palpiti del nostro cuore e dalle nostre pupille nere.
Da Aladino e la lampada magica
I suoi occhi sono vivaci, grandi e splendenti;
i suoi sguardi dolci si versano nella coppa azzurra del cielo;
dalle sue guance sbocciano fragranti rose
che emanano nell'aria
soavi profumi mischiati con i zeffiri dell'aurora.
Naso perfetto, minuto e proporzionato,
labbra vermiglie e leggiadre,
la notte spunta dal nereggiare della sua chioma,
la sua fronte luminosa squarcia il buio della notte
e da essa sorge l' alba.
Altri affrontano il tema del viaggio che è un motivo centrale di tutta la raccolta, sia dal punto di vista dell' avventura fantastica, sia come necessità di fuga da un destino opprimente, entrambi aspetti presenti ne I sette viaggi di Sindbàd il marinaio .
Parti da un luogo attanagliato dagli affanni;
lascia la casa che annuncia la morte al suo costruttore
e troverai una terra migliore
ma non un' anima più cara della tua.
Non avere paura delle disgrazie,
ogni disgrazia ha una fine.
Chi deve morire in una terra
non potrà morire in un'altra.
Non inviare un tuo messo a chiedere aiuto
poichè l'anima non ha altro consigliere che se stessa.
Un esempio simile si tova nel racconto I due visir e Anis al-Gialis in cui uno dei personaggi di nome Alì è perseguitato dal sultano che lo vuole uccidere ma il ciambellano di corte al quale era stato affidato il triste compito si rifiuta dinanzi all' antica amicizia che lo legava al padre del giovane e lo invita alla fuga con questi versi:
Se temi un pericolo
salva la tua anima.
lascia la dimora
senza piangere per l'addio di chi l'ha costruita.
Troverai un'altra terra
ma non troverai un'altra anima oltre la tua.
Ne Il califfo e la donna trucidata troviamo un' esortazione al viaggio come motivo di rinnovamento
Viaggia e troverai un'altra piacevole compagnia
che sostituirà chi a malincuore hai abbandonato.
Viaggia, poichè uno dei piaceri della vita
consiste nel peregrinare.
Quando l'acqua è stagnante
diventa putrida.
E' molto significativa inoltre la presenza di poesie celebrative, rivolte principalmente a notabili, principi e al califfo stesso , che ne esaltano le gesta nobili e coraggiose o la generosità e le qualità morali.
Da N'imat e Nu'm
Sei il più nobile degli uomini di questo tempo,
glorioso che non ha pari.
Sei unico nella grandezza;
la generosità è il tuo trono.
O signore, sei noto tra tutti i re.
Sei il re di tutti i re della terra
e doni tanto senza vantartene
e senza rinfacciare il dono.
L' esempio di seguito, sempre tratto dalla raccolta, ci aiuta a capire che questo genere di composizione rientra nei canoni della poesia classica araba
"Presi la piuma e, dopo averla immersa nel calamaio, scrissi, secondo lo stile calligrafico arabo antico detto ar-riqà , questi versi di lode al sovrano:
Il tempo ha scritto nel suo libro
le nobili gesta dei generosi,
ma finora non è riuscito a calcolare
le tue nobili azioni.
O Dio, non lasciare che il fato
ci renda orfani facendolo scomparire nel nulla.
Tu sei per noi la grazia,
il padre migliore.
Ogni scriba è la nostra spada.
Il tempo sigillerà
ciò che hanno scritto le tue mani.
O re, non scrivere con la tua calligrafia
cose diverse dalle tue nobili azioni.
Sarai felice di vedere i tuoi atti benevoli
risorgere nel giorno del Giudizio.
Se aprirai il calamaio dell'orgoglio e dei favori,
fà in modo di scrivere con un inchiostro indelebile
della generosità dei doni
e tratteggia solo il bene.
Per quanto scriverai,
sarai onorato e lodato fino alla fine dei secoli."
Infine vorrei ricordare che troviamo tratteggiati i profili di due celebri poeti: Abu Nuwàs
"Dopo questi due noti poeti, spuntò il genio della poesia araba Abu Nuwàs, e recitò:
Durato a lungo è l'amore
e son interrotti gli incontri.
E siamo dichiarati alla luce
ma non è servito a nulla.
Una notte la incontrai nel palazzo,
ubriaca ma ornata di pudore.
Cadde il manto dalle sue spalle
e si sciolse la sottoveste,
il vento soffiò e fece fremere i solidi glutei,
e agitare il petto come un ramoscello
con due melograni.
Le chiesi: "Giura di amarmi e di rispettare i patti!".
Rispose:"T'aspetto domani".
Sono tornato l'indomani
e lei ha rammentato la sua promessa.
Ha detto:"Le parole della notte
sono cancellate dal giorno."
e Ishaq al Mawsili
Avevo un cuore del quale vivevo,
che si è ustionato ed è bruciato nello scoppiettante fuoco;
io non ho ottenuto il suo amore;
allo schiavo spetta
solo ciò che è scritto, la desolazione;
se ciò che ho gustato
non è il sapore dell'amore,
indubbiamente lo gusta
chi è innamorato.
Le mille e una notte, tre volumi in cofanetto a cura di Hafez Haidar, Mondadori
Per informazioni sull' ud http://www.atlasofpluckedinstruments.com/middle_east.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Oud
Per informazioni sul nayhttp://www.neyuretim.com/index_en.asp
http://it.wikipedia.org/wiki/Ney_(musica)
venerdì 3 ottobre 2008
Il Re selvatico
Il Re selvatico è il titolo di una fiaba abruzzese che fa parte della raccolta "Fiabe italiane - raccolte dalla tradizione popolare durante gli ultimi cento anni e trascritta in lingua dai vari dialetti da Italo Calvino".
Ho scelto questo nome per il mio blog prima di tutto perchè amo molto questa raccolta di fiabe che per me è stata un' enorme fonte di ispirazione per la mia pittura e in generale una fonte inestinguibile di suggestioni fantastiche , in secondo luogo proprio per il contenuto della stessa fiaba: infatti questo Re selvatico aveva fama di essere malvagio "La ragazza restò sola a piangere nel bosco, piena di paura del Re selvatico, che viveva nel bosco e mangiava tutti quelli che trovava", ma difronte alla povera principessa smarrita egli si intenerisce e decide di tenerla con se come una figlia e addirittura la aiuta a maritarsi, dimostrando in questo modo che la gente lo aveva giudicato ingiustamente e la sua fama di malvagio era completamente infondata. Mi piace pensare che questa sia una fiaba contro i pregiudizi, ma non solo; mi piace credere anche che la bellezza, la grazia e la dolcezza della ragazza abbiano influenzato positivamente l'animo del Re...
Il mio impegno sarà infatti di utilizzare questo spazio per divulgare tutte le cose che per me sono importanti e belle e che son state un alimento per lo spirito, cercando di farlo sempre in maniera intima e diretta senza badare troppo a stereotopi o senza cercare di soddisfare mode o tendenze, ma con il solo scopo di alimentare la comunicazione , ovviamente sempre nel rispetto di chi verrà a visitarmi.
Ho scelto questo nome per il mio blog prima di tutto perchè amo molto questa raccolta di fiabe che per me è stata un' enorme fonte di ispirazione per la mia pittura e in generale una fonte inestinguibile di suggestioni fantastiche , in secondo luogo proprio per il contenuto della stessa fiaba: infatti questo Re selvatico aveva fama di essere malvagio "La ragazza restò sola a piangere nel bosco, piena di paura del Re selvatico, che viveva nel bosco e mangiava tutti quelli che trovava", ma difronte alla povera principessa smarrita egli si intenerisce e decide di tenerla con se come una figlia e addirittura la aiuta a maritarsi, dimostrando in questo modo che la gente lo aveva giudicato ingiustamente e la sua fama di malvagio era completamente infondata. Mi piace pensare che questa sia una fiaba contro i pregiudizi, ma non solo; mi piace credere anche che la bellezza, la grazia e la dolcezza della ragazza abbiano influenzato positivamente l'animo del Re...
Il mio impegno sarà infatti di utilizzare questo spazio per divulgare tutte le cose che per me sono importanti e belle e che son state un alimento per lo spirito, cercando di farlo sempre in maniera intima e diretta senza badare troppo a stereotopi o senza cercare di soddisfare mode o tendenze, ma con il solo scopo di alimentare la comunicazione , ovviamente sempre nel rispetto di chi verrà a visitarmi.
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